Luci e ombre negli atenei: ecco i settori maglia nera all’Università e al Politecnico.

Pubblicato da la stampa il 23/02/2017 di Fabrizio Assandri

Matematica e Management all’ateneo di via Po, Meccanica e Informatica al Poli: ecco chi arranca pur nel quadro di successo complessivo dei poli universitari di Torino

Università e Politecnico in vetta per la ricerca a livello italiano. Ma se per Architettura, Biologia, Storia, Filosofia e Psicologia gli atenei torinesi sono addirittura primi in Italia, ci sono dei settori in cui arrancano e che tirano giù la media. Ad esempio, all’Università male Matematica e peggio Management: per questo settore è l’ultima in Italia.

L’Anvur – che per il Ministero ha analizzato le pubblicazioni scientifiche dei ricercatori tra il 2011 e il 2014 – ha reso noti i dati relativi alle singole aree. Ed emergono le (molte) luci e le (poche) ombre.

In generale, i due atenei hanno ottenuto una valutazione, che dà diritto a una quota premiale di finanziamenti, decisamente positiva. “Quasi sempre in linea o al di sopra della media nazionale”, scrivono dal Ministero.

L’Università  

Su quindici aree di riferimento, l’ateneo di via Po si piazza sopra la media e con valutazioni lusinghiere in tredici casi. A segnare uno dei risultati migliori è Medicina, che supera la media del 29 per cento. Per Biologia, Storia, Filosofia, Pedagogia, dicevamo, l’Università è prima in Italia. Sotto la media invece Matematica (-3 per cento) e soprattutto scienze economiche e statistiche (-9, ma diventa -13 se si considerano solo le pubblicazioni scientifiche di alto livello). Meno 3 anche a Scienze della Terra. Se passiamo ad analizzare i 27 dipartimenti dell’Università, la valutazione è spesso superiore alla media nazionale. La parte del leone la fanno Oncologia (34 per cento sopra la media), biotecnologie (+41), neuroscienze (+37), scienze mediche (+45).

Bene anche, a Grugliasco, Agraria e Veterinaria (terza in Italia), Informatica, Studi umanistici, molto bene Giurisprudenza (terza in Italia) e Fisica (seconda). Economia va forte nel dipartimento Cognetti De Martis, che ha sede al Campus Einaudi, ma Management, in corso Unità d’Italia, registra un tonfo, è ultima tra i 48 atenei analizzati, con un livello del 66 per cento più basso della media. Il dipartimento di Matematica, che ha sede a Palazzo Campana è sotto di 13 puntirispetto alla media, e si piazza 81° su 120 atenei. C’è un altro parametro: quello della vittoria di finanziamenti dai bandi competitivi. Sono sotto la media ad esempio l’area Chimica, Scienze della Terra, Lettere, Storia, Filosofia e Pedagogia. Ottima la capacità dell’Università di gestire i brevetti e la proprietà intellettuale, ma andrebbero sfruttati meglio i musei di anatomia e antropologia: “Il rapporto tra il numero dei visitatori paganti e non risulta limitato”.

Il Politecnico  

Bene. Ma forse poteva andare meglio. Al top della ricerca al Politecnico c’è Architettura e Design, che è addirittura prima in Italia, molto bene sia Ingegneria ambientale che strutturale e anche Matematica, bene chimica e fisica e il dipartimento interateneo di Scienze, progetto e politiche del territorio, condiviso tra Università e Politecnico. Il dipartimento di ingegneria gestionale e quello di Energia sono – di poco – al di sotto della media. A brillare decisamente meno sono invece le aree di Ingegneria industriale e dell’informazione, peggiorate rispetto alla precedente pagella, del 2011: i dipartimenti di Meccanica (il Poli è arrivato 14° su 15) e Informatica (87 su 124). “I risultati dell’ateneo sono in generale molto buoni, ma le valutazioni ci servono a capire cosa va migliorato – dice il rettore Marco Gilli – bisogna spingere per aumentare non tanto le eccellenze, ma il livello medio della nostra ricerca”.

Link Articolo: http://www.lastampa.it/2017/02/23/cronaca/luci-e-ombre-negli-atenei-ecco-i-settori-promossi-e-bocciati-alluniversit-e-al-politecnico-tXwjzB3SEhRHuLdMrHnukO/pagina.html

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