“WeCare”, il Piemonte investe 20 milioni in progetti di innovazione sociale

Pubblicato da la repubblica  il 13/05/2017  di Mariachiara Giacosa

In partenza i bandi rivolti a consorzi socio-assistenziali, imprese no profit, pmi, pubbliche amministrazioni e terzo settore

Nuovi poveri, anziani, giovani, disoccupati ma anche piccole e medie imprese che vogliano migliorare il proprio welfare aziendale. Sono questi i destinatari di “WeCare”, la nuova strategia di innovazione sociale presentata oggi dalla Regione per intercettare con strumenti nuovi i nuovi bisogni sociali che il sistema non solo non riesce a risolvere ma spesso nemmeno coglie. Il progetto nasce da un anno di lavoro degli assessorati all’innovazione, allo sviluppo economico, all’istruzione e lavoro e all’immigrazione, dopo un confronto con associazioni, enti del terzo settore, mondo del no profit e sindacati.

In campo ci sono 20 milioni di euro di fondi europei che serviranno a finanziare processi e progetti di coesione, start up sociali, idee d’impresa con ricadute sul benessere della cittadinanza. Per esempio un sistema di controllo a distanza delle condizioni di anziani non autosufficienti, o una piattaforma per far incontrare domanda e offerta di lavoro in campi di utilità sociale, oppure ancora una app come “Qurami”, che all’anagrafe di Torino (ma anche in Asl e università di tutta Italia) consente già di fare la coda da casa mettendosi “in fila” con lo smartphone.

“Questo progetto consentirà di portare innovazione in una serie di servizi di assistenza alla persona e coesione territoriale – hanno spiegato gli assessori Pentenero, De Santis, Ferrari e Cerutti  – e allo stesso tempo di valorizzare nuove esperienze e modelli di sviluppo e di crescita”. La strategia si rivolge anche ai soggetti impegnati nella riqualificazione professionale “per realizzare nuove forme di contrasto alla povertà, di contrasto del disagio sociale, anche con l’aiuto delle nuove tecnologie”.

La Regione nelle prossime settimane lancerà i bandi sulle varie misure previste da WeCare a cui potranno accedere i consorzi socio assistenziali, le associazioni no profit, le piccole e medie imprese, le amministrazioni pubbliche, il terzo settore e le aziende a patto che i progetti presentati abbiano ricadute sul territorio. Dopo l’estate inizierà la selezione dei progetti per poter far partire i progetti innovativi già dal prossimo anno.

Link Articolo Completo: http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/05/23/news/wecare-166181895/

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