Quattro persone arrestate per sequestro di persona e detenzione di armi
Pubblicato da Torino Sud, 13/07/2017
In manette sono finiti un imprenditore di Moncalieri assieme a un collaboratore e ai suoi famigliari. Hanno rapito un muratore e la sua compagna per ottenere la restituzione delle attrezzature che aveva rubato.
Non prendeva lo stipendio da mesi e così aveva sottratto alcune attrezzature da lavoro dall’impresa edile per cui lavorava come muratore nella speranza di riuscire a rivenderla. Il suo titolare, però, aveva scoperto tutto e per farseli restituire ha organizzato il sequestro del dipendente e della sua compagna. Il manovale, 38 anni, di Crescentino, è riuscito ad avvertire i carabinieri che con un doppio blitz sono riusciti ad arrestare i 4 rapitori e a sequestrare in un magazzino di strada Carignano diversi fucili e pistole detenuti abusivamente.
L’intricata vicenda inizia nella notte fra il 23 e il 24 giugno. Al 112 era da poco arrivata la chiamata di M.M., già noto alle forze dell’ordine, che denunciava di essere stato aggredito da alcune persone che tenevano segregata la sua convivente in un capannone a Moncalieri. Le ricerche dei militari portavano, poco dopo l’1,30, a intercettare un furgone Suzuky Carry a Crescentino con a bordo M.M., assieme a F.F., 37anni, e J.D., 26enne di Rondissone, entrambi vecchie conoscenze delle forze dell’ordine. Il muratore confermava agli investigatori di essere stato malmenato e minacciato dai due con un coltello che veniva poi rintracciato poco lontano. Per F.F. e J.D. è scattato immediatamente l’arresto con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione e porto di oggetti atti ad offendere, ma le ricerche dei militari si sono subito spostate verso Moncalieri. Un’ora e mezza dopo, infatti, i carabinieri della compagnia di Moncalieri hanno fatto irruzione nel magazzino edile di strada Carignano dove, su indicazione di M.M., hanno liberato la sua compagna P.P., 30enne, che era stata rapita sotto la minaccia di un’arma dai famigliari di F.F.. S.F., 62enne e il figlio E.F, 33, sono finiti in manette, mentre la 33enne E.F. se l’è cavata con una denuncia in stato di libertà. Per i primi due è scattata anche l’accusa di detenzione illegale di 3 fucili ( uno con matricola abrasa, una pistola, due armi giocattolo e uno sfollagente scovati durante la perquisizione del fabbricato di Moncalieri.
Le successive indagini hanno consentito agli inquirenti di accertare che gli arrestati avevano sequestrato le vittime poiché M.M., muratore dipendente di S.F., non avendo percepito per alcune mensilità lo stipendio, aveva sottratto diverse attrezzature da lavoro nascondendole presso la propria abitazione in Crescentino.