Moncalieri, la guida per scoprire luoghi e monumenti della nostra città

PIAZZA VITTORIO EMANUELE II (già piazza Maggiore)

Costituisce da sempre il fulcro della Città e ne rappresenta la sintesi storica, ospitando funzioni religiose, commerciali e politiche. in origine era angusta e irregolare e fu ampliata una prima volta nel 1289. Sin dal 1286 ospitò fiere e mercati e tuttora è sede del mercato settimanale del venerdì e ogni prima domenica del mese del mercatino dell’antiquariato di Moncalieri. Anticamente si chiamava Piazza Maggiore e la circondavano edifici porticati con botteghe e locande, sormontati da torri merlate e loggiati. Sul fronte opposto s’innalzavano il convento e la Chiesa di San Francesco eretta secondo la tradizione agli inizi del XIII secolo per volere del Santo stesso e abbattuta nel 1787 per far posto all’odierna, progettata in forme classiche dall’arch. Filippo Castelli. L’area tra il Municipio e la Chiesa restò ingombra di case e botteghe sino al 1585, quando iniziarono gli abbellimenti per la venuta di Carlo Emanuele I e di Caterina d’Asburgo. L’opera fu ultimata nel 1619 e la piazza assunse l’attuale conformazione con l’allineamento dei portici, progettato da Carlo di Castellamonte per le nozze di Vittorio Amedeo I e Cristina di Francia.

Moncalieri aveva allora ricevuto il titolo di città e la sede comunale era stata trasferita nell’attuale palazzo, eretto dai Covoretto-Aiazza. Nel 1787 l’edificio fu ristrutturato su progetto dell’arch. Antonio Mosso, nel 1888 l’ing. Enrico Mottura gli conferì l’odierno aspetto. Risale al 1776 la vasca con la statua del Nettuno, comunemente detto Saturnio, dapprima collocata dinanzi al Municipio. Nel 1825 fu livellato il suolo della piazza, che costituisce un originale ambiente d’impianto medievale con pregevoli abitazioni, tra cui palazzi Provana (n° 2), Vassallo da Dogliani (n° 7), Solaro (n° 8), Vagnone-Messier (n° 10) e Duch (n°9), eretto nel 1559 in forme rinascimentali da mestranze luganesi e rinnovato nel 1700 dall’ing Gian Francesco Baroncelli.

PLACE VITTORIO EMANUELE II

La place s’appelait autrefois “Piazza Maggiore” et elle était, hier tout comme elle est demeurée aujourd’hui, le centre de la ville. Elle a été agrandie une première fois en 1299 puis en 1619 selon le projet de Carlo di Castellamonte. Du Moyen Age elle a gardé ses foires et ses marchés: aujourd’hui ont encore lieu les marchés du Vendredi etdes antiquités (tous les premiers dimanches du mois). Entourée de palais nobiliaires, parmi lesquels celui des comtes Duch, elle est considérée un “salon”, surtout le soir, quand eclairée, elle a un charme particulièrment suggestif et évocateur. Au sommet de la place se trouve l’église de Santa Maria della Scala (XVIIIe Siècle): à côté L’Hôtel de Ville, avec sa façade du XVIIIe Siècle, en bas l’église de San Francesco bâtie au début du XVIIIe Siècle dètruite et reconstruite en 1787: de l’Ancienne église il reste seulement le clocher. Au centre, la fontaine de Neptune, appelée “Saturnio”.

VITTORIO EMANUELE II SQUARE

Originally known as Piazza Maggiore, this square was the centre of town and remains so today. It was first enlarged in 1289 and then again in 1619, according to plans drawn up by Carlo of Castellamonte. Fairs and markets have been here since the Middle Ages; today it is the site of the Friday market and the Antique Fair the first Sunday of every month. Surrounded by the palaces of the nobility, with porticoes and terraces, including that of the Counts Duch, it is considered the town’s drqwing-room, especially in the evening when the lights give it a particularly suggestive air. At the top of the square are the 14th century Church of Santa Maria della Scala and the Town Hall with its 18th century facade. At the bottom of the square is the Church of San Francesco erected at the beginning of the 13th century, later demolisched and rebuilt in 1787; the clock tower is all that remains of the original structure. In teh centre of the square is the fountain of Neptune, known as “Saturnio”.

IL CASTELLO REALE

L’attuale  impianto scenografico risale al XVII secolo, ma le due torri circolari sono medioevali, quanto rimasto dall’ultima trasformazione avvenuta per volere di Jolanda di Volois, figlia del Re di Francia Carlo VII, che nel 1475 stipulò il “Trattato di Moncalieri” con il duca di Borgogna e Galeazzo Sforza. Vi lavorarono Carlo e Amedeo di Castellamonte, Costaguta, Morello, Alfieri, Martinez, Quarini e vari architetti, che spesso sovrapposero le loro opere, apportando modifiche e ampliamenti sia al Castello sia ai giardini sia al parco soprastante che occupa una superficie di 100.000 mq. Il Castello fu sede preferita di Vittorio Amedeo II (1666-1732) che vi morì, dopo l’abdicazione in favore del figlio Carlo Emanuele III. Vi morirono poi Vittorio Amedeo III nel 1796 ed il figlio Vittorio Emanuele I nel 1824, dopo l’abdicazione in favore del fratello Carlo Felice (1765 – 1851). Vi trovarono rifugio, fuggendo dalla Francia rivoluzionaria, gli stessi figli di Vittorio Amedeo III. Nel 1831 il trono passò al ramo Savoia-Carignano, con Carlo Alberto (1798 – 1849), che scelse il Castello quale residenza reale, apportando ulteriori ammodernamenti. Con l’arrivo delle truppe francesi il Castello subì gravi danni: venne usato come caserma, ospedale militare e carcere, mentre una zona del parco venne adibita a cimitero. Nel 1817, sotto la nuova reggenza di Vittorio Emanuele I (1759 – 1849), si iniziarono opere di restauro e riarredo del complesso; venne inoltre costruita la “Cavallerizza” al fondo del cortile principale. Durante gli anni del Risorgimento italiano, per volere di Vittorio Emanuele II (1820 – 1878) vennero realizzati ulteriori lavori di abbellimento sotto la direzione di Giuseppe Devers, che diede agli ambienti l’impronta di gusto eclettico tipico della seconda metà dell’Ottocento. Il 20 novembre 1849 fu firmato nel Castello il famoso “Proclama di Moncalieri”. Vi abitarono e morirono la principessa Clotilde di Savoia Napoleone “la santa di Moncalieri” figlia di Vittorio Emanuele II, e la figlia Maria Letizia. Dal 1997, il Castello, assieme alle altre “Residenze Sabaude” è stato inserito dall’UNESCO nell’elenco dei beni dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”. Il Castello è in parte affidato al 1° Battaglione Carabinieri Piemonte e in parte è adibito a museo aperto al pubblico, in consegna alla Sopraintendenza per i Beni ambientali e Architettonici: sono visitabili gli appartamenti reali del re Vittorio Emanuele II e della principessa Maria Letizia.

LE CHÂTEAU ROYAL

L’actuelle configuration architecturale qui date du XVIIe Siècle a été projetée par les fameux architectes Andrea Costaguta et Amedeo de Castellamonte; mais les deux tours à section circulaire sont médievales: elles sont ce qui reste de l’ancien palais ducal de Jolande de Volois, fille du roi de France Charles VII. Pendant leRisorgimento italien Victor Emmanuel II (1820-1878) restaura, embellit et modifia complètement le premiere étage dans la partie centrale pour réaliser son appartement royal, dunquel il promulgua le 20 novembre 1849 la Procalmation de Moncalieri. Aujourd’hui le château est le siègle du Ier Bataillon “Piemonte” des Carabiniers. En 1997 le château a été proclamé par l’Unesco patrimoine de l’humanité.

THE ROYAL CASTLE

The Castle’s present architectural form dates back to the 17th century and was designed by the famous Andrea Costaguta and Amedeo of Castellamonte, but the two round towers are medieval and are all that is left of the ducal residence of Jolanda of Valois, daughter of King Charles VII of France. During the Italian Risorgimento, Vittorio Emanuele II (1820-1878) restored, adorned and completely modified the first fllor of the central portion of the Castle, where he established his royal apartments and from where he issued, on 20 November 1849, the famous Proclamation of Moncalieri. Today the Castle is the seat of the 1th Battalion “Piemonte” of the Carabinieri. In 1997 Unesco included the castle in its “World Heritage”.

CHIESA COLLEGIATA SANTA MARIA DELLA SCALA

E’ la più importante delle chiese della città, costruita tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento in stile romantico-gotico a tre navate con abside terminali. La quarta navata entrando a sinistra, è un inserimento successivo di cappelle cimiteriali di nobili famiglie moncalieresi. Delle absidi, quelle centrale fu demolita e sostituita nel 1749 per far posto al grandioso coro ligneo dello scultore-ebanista Giuseppe Antonio Riva (1749) ed alla grande icona centrale opera di Claudio Francesco Beamont, primo pittore di corte e dal suo allievo Giovanni Domenico Molinari (1765), voluta dal Duca Vittorio Amedeo II, futuro re di Sardegna, e dalla moglie Maria Antonio Ferdinanda, infanta di Spagna. Altri quadri sono di Giovanni Carracha (sec. XVI), di Gugliemo Caccia detto il Moncalvo (1605), di Charles Dauphin (1650) e di Michele Antonio Milocco (1750). Il gruppo di statue in arenaria dipinta, opera quattrocentesca d-arte borgogna, raffigurante il Compianto sul Cristo morto, fu donato alla comunità moncalierese dall’allora governatore francese Blaise Monluc de Lasseran-Massencome attorno al 1553. La statua in marmo, raffigurante la principessa Maria Clotilde di Savoia-Napoleone in preghiera, è dello scultore moncalierese Pietro Canonica (1915). In un’urna d’argento, posta nella cappella del Lingotto, sono custodite le spoglie del Beato Bernardo, margravio del Baden, morto a Moncalieri nel 1458 a seguito della peste contratta a Genova, dove era stato inviato dall’Imperatore Federico III per una missione di pace. Queste vengono portate ogni anno in processione, accompagnate da oltre cinquecento figuranti in costume medioevale in una rievocazione storico-religiosa.

EGLISE COLLEGIALE SANTA MARIA DELLA SCALA

Santa Maria della Scala est l’église la plus importante de la ville. Elle a été construite dans la première moitié du XIVe siècle en style roman-gothique. Elle avait trois nefs avec des absides terminales; une quatrième nef a été ajoutée plus tard. En 1749, l’abside centrale a été détruite et remplacée par une autre pour héberger le choeur en bois de Giuseppe Riva et l’icône de Claudio Beaumont et Domenico Molinari. L’église abrite un groupe de statues en pierre peinte, de style bpurguignon, et des tableaux de Guglielmo Caccia, Charles Dauphin et Antonio Milocco. La statue en marbre qui représente la princesse Marie Clothilde de Savoie est une oeuvre du sculpteur Pietro Canonica. Dans une urne en argent on garde les reliques du Bienheureux Bernard de Baden, patron de Moncalieri.

COLLEGIATE CHURCH SANTA MARIA DELLA SCALA

It is the main church of the town. It was built in the first half of the XIV century in Romanesque-Gothic style. It had three naves with end apses. The fourth nave was added later. The central apse was pulled down in 1749 and replaced to accommodate the wooden choir by  Giuseppe Riva and the icon by Claudio Beaumont and Domenico Molinari. In the church there is a group of standstone statues in Burgundian style and pictures by Guglielmo Caccia, Charles Dauphin and Antonio Milocco. The marble statue representing Princess Maria Clotilde of Savoy was realised by the sculptor Pietro Canonica. A silver shrine contains the mortal remains of the Blessed Bernardo of Baden, the patron saint of Moncalieri.

REAL COLLEGIO CARLO ALBERTO e ORATORIO DEL GESU’

 Il Real Collegio Carlo Alberto fu fondato nel 1838 dal Re Carlo Alberto, fu affidato ai Padri Barnabiti affinchè vi educassero i figli delle famiglie nobili del Regno. E’ un insieme di ampliamenti di quello che era l’antico convento di San Francesco. Il progetto è dell’architetto Pio Taccone, mentre la parte più recente (1929) è di Pietro Bella. Nell’edificio sono conservate molte collezzioni a carattere didattico-scientifico, quali l’archeologica, la mineralogica, l’entomologica e di anatomia comparata, l’ornitologica, nonchè strumenti scientifici per lo studio e le misurazioni meteorologiche e fisiche, una ricca biblioteca ed antico osservatorio meteorologico. Attualmente il complesso è sede di un MAster Internazionale in Economia. Di fronte al Collegio Carlo Alberto si trova l’Oratorio del Gesù. Fu fondato dall’omonima Arciconfraternita religiosa nel 1619 con il contributo del Comune di cento fiorini. Le bellissime decorazioni della cupola e delle pareti e gli affreschi trompe-l’oeil dei pilastri sono di Antonio Michele Milocco e Carlo Felice Bianchi attivi a Moncalieri  e nel Piemonte nella seconda metà del Settecento.

REAL COLLEGIO CARLO ALBERTO et ORATORIO DEL GESU’

Le Real Collegio Carlo Alberto a été fondé en 1838 par le roi Carlo Alberto. Il a été confié aux Pères Barnabites, afin qu’ils puissent y former les fils des familles nobles du Royaume. Il est composé de différents agrandissements de l’ancien monastère de S.Francesco. Le projet est de l’architecte Pio Taccone, mais la partie la plus recente (1929) est de Pietro Bella. Dans l’immeuble on peut admirer plusieurs collections telles que celle archéologique, celle minérologique, celle phénomènes météorologiques et physiques, une riche bibliothèque et un observatorire méteorologique. Aujoud’hui le Collegio Carlo Alberto abrite le siège d’un Master international en Sciences économiques. En face du Collegio se trouve l’Oratorio del Gesù. L’eglise a été fondèe en 1619 par la Confrérie religiuse de Jésus, avec une subvention de 100 florins de la Commune. Les belles décorations de la coupole et des parois et les fresques a trompe l’oeil des piliers ont été exécutéès par Antonio Michele Milocco et Carlo Felice Bianchi, peintres dans la deuxième moitié du XVIIIe siècle à Moncalieri et en Piemont.

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