Villa Silvio Pellico di Moncalieri tra i 25 giardini più belli al mondo secondo il New York Times

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Il capolavoro paesaggistico firmato da Russell Page incanta per eleganza e armonia, accanto a icone come Villa d’Este e la High Line di New York

Anche il Piemonte trova spazio nella selezione globale dei giardini più suggestivi stilata dal New York Times. Accanto a icone internazionali come Villa d’Este a Tivoli, il Giardino di Ninfa e la celebre High Line di Manhattan, spicca Villa Silvio Pellico, situata a Moncalieri, per il suo stile sobrio ed elegante e per il valore storico che custodisce.

La residenza fu acquistata nel 1948 da Umberta Nasi Ajmone-Marsan, e oggi è rinomata soprattutto per il suo giardino, disegnato dal paesaggista britannico Russell Page. Lo stesso autore che in quegli anni stava curando anche il giardino della famiglia Agnelli a Villar Perosa. Il tratto distintivo di Page si manifesta nell’equilibrata composizione degli spazi, nella finezza formale e nell’impiego poetico dell’acqua: al centro, una vasca rettangolare punteggiata di ninfee e fiori di loto crea un’atmosfera intima e sospesa.

Secondo il New York Times, l’opera richiama per stile e atmosfera il giardino progettato da Page per la Frick Collection di New York nel 1977, considerato uno dei suoi capolavori. In entrambe le creazioni, traspare la sua straordinaria capacità di infondere quiete e bellezza attraverso una progettazione misurata e raffinata.

Villa Silvio Pellico, a differenza di parchi esotici o fastosi, colpisce per la sua compostezza tipicamente piemontese. È un luogo raccolto, dove la natura dialoga con il silenzio, e dove il concetto di giardino si allontana dalla mera ostentazione per diventare rifugio dell’anima. Un gioiello di discreta bellezza, oggi finalmente celebrato su scala internazionale.

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