Giovedì e venerdì al PalaAlpitour l’unico concerto italiano di Ed Sheeran: l’attesa dei fans

Pubblicato la stampa il 15/03/2017 di Paolo Ferrari

Il bravo ragazzo dall’anima rock’n’roll fa beneficenza e vuole sposare la fidanzatina del liceo

Un ragazzo inglese di 26 anni, solo con la chitarra sul palco di fronte a 11 mila spettatori per due sere di seguito. È quel che accadrà domani e venerdì al PalAlpitour. Lui si chiama Ed Sheeran, ha i capelli rossi e le lentiggini a rivelarne l’origine irlandese. Arriva qui a Torino raddoppiando la data mentre si celebra San Patrizio, il 17 marzo la festa simbolo della verde isola da cui provengono i nonni paterni e la sua educazione cattolica. E davvero lui è il Pozzo di San Patrizio del pop odierno. Stuoli di teenager stanno piangendo da mesi per non essere riusciti a trovare il biglietto. Perplessi, i genitori si sono a loro volta indignati per una prevendita bruciata in pochi minuti con relative accuse di bagarinaggio. Ci sono però 22 mila persone felici che stanno per godersi un live da cantare in coro. E da ieri molti sono accampati con le tende davanti ai cancelli del Pala Alpitour.

 

Tutto porterebbe sulle tracce dell’ennesimo fenomeno artificiale stile talent show e boy band. Invece il menestrello rock folk è credibile. Di più, dietro il bravo acqua e sapone c’è un temperamento rock’n’roll: Ed che racconta di avere, ubriaco, colpito Justin Bieber, a sua volta non troppo lucido, con un mazza da golf; Ed conduttore degli Mtv Award che propone alla collega di palco Ruby Rose un non meglio precisato «banana game». Anche la beneficenza ha una connotazione blues: mica bambini o malattie rare, a Bristol nel 2012 le 40 mila sterline d’incasso andarono a un’associazione che aiuta prostitute in difficoltà. E poi quel modo un po’ esoterico di intitolare i dischi con i segni aritmetici: prima «+», poi «X», ora «÷».

Sheeran è una ragazzo di buona famiglia, papà curatore d’arte, mamma designer di gioielli. Il primo concerto che ricorda fu di Van Morrison, in casa si ascoltava Stevie Wonder, un live di Eric Clapton gli ha cambiato la vita: questo il puzzle di influenze dichiarate. Tutto ciò, moltiplicato per un indubbio talento e infilato in una camicia a quadroni da boscaiolo, porta a cifre pazzesche: record assoluto su Spotify con 13 milioni di streaming nelle prime 24 ore online di «÷», tutte le 16 canzoni del disco nella top 40 neozelandese, 57 milioni di dollari guadagnati soltanto nel 2015 secondo Forbes. E un’ambizione da ragazzo della piazzetta sotto casa: sposare la ex compagna di classe con cui è fidanzato da allora e avere dei bambini con lei.

Link Articolo: http://www.lastampa.it/2017/03/15/cronaca/linglese-liceo-che-chitarra-che-beneficenza-battuto-tutti-dallanima-record-vuole-spotify-domani-rocknroll-venerd-sposare-palalpitour-fidanzatina-bravo-ragazzo-SSEignDsIIEdfp4BfWIgbM/pagina.html

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