Nelle viscere di Torino: gli ultimi metri della talpa verso Moncalieri

pubblicato da la stampa il 13\03\2017 da Stefano Rogliatti

Ormai manca davvero pochissimo, entro qualche giorno, la testa fresata della talpa Masha potrà sfondare il diaframma del muro che separa il tunnel dal pozzo terminale. Nel cantiere di piazza Bengasi c’è il cuore della TBM (Tunnel Boring Machine), la cosiddetta «talpa», che sta avanzando verso Moncalieri, qui a più di venti metri sotto terra gli occhi e la gestione di tutto il lavoro sono affidati al capomacchina Damiano Rendina, uomo di lungo corso che ha speso tutta la sua carriera lavorando sotto terra in giro per il mondo, ultima opera la realizzazione di ulteriori due linee della metropolitana di Hong Kong. Con lui scendiamo giù nello scavo e percorriamo tutti i 100 metri della macchina prima di arrivare in fondo al tunnel, alla cabina di comando. La galleria completa sarà lunga 1880 metri. Quando si può tre turni di 8 ore senza sosta, nelle ventiquattro per ogni turno più di 12 uomini, tra loro una donna, lavorano dentro, intorno e fuori alla TBM con varie mansioni. Qualcuno di loro la chiama l’astronave. Rendina la paragona ad un sommergibile: potente ma delicata, soggetta ad equilibri non sempre gestibili come si vorrebbe. Sono le pressioni dei martinetti idraulici, i cilindri di spinta, che permettono l’avanzamento di 1 metro e 40 centimetri all’ora della talpa, se tutto è nella norma

link articolo: http://www.lastampa.it/2017/03/13/multimedia/cronaca/nelle-viscere-di-torino-dove-corre-la-metropolitana-gli-ultimi-metri-della-talpa-verso-moncalieri-eL5nIdY2PzaUmig5ULNnwI/pagina.html

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