La mostra di Severino Magri
Pubblicato da TorinoToDay, 28 marzo 2019

Severino Magri da oltre trent’anni coltiva una profonda passione per la pittura, coltiva una sua passione per l’arte, maturata e portata all’incontro con il pubblico in particolare negli ultimi dieci anni.
Un percorso di crescita di identità e riconoscimento del proprio istinto, quello compiuto da Severino, che si è andato a svelare lavoro dopo lavoro, a partire da una “traccia” colta nello smontaggio di un tavolo da biliardo, alimentata poi in uno speciale impiego del colore, con una predominanza di neri e di rossi, e nel riconoscere le materie che si prestano ad accogliere il suo spirito. Legno, vetro, carta, metallo, oggetti. Fra questi ultimi le sfere da biliardo.
Fra i suoi lavori una Deposizione ispirata a Raffaello, una Crocifissione, una Madonna piangente circondata dai Cavalieri dell’Apocalisse. Ma non solo soggetti sacri: i suoi lavori sono piuttosto permeati del corpo dell’uomo. Intenso il suo studio dei grandi, da Caravaggio, al Dürer a Raffaello a Toulouse Lautrec a quali si richiama nelle sue creazioni riprendendo il senso dell’Umanità:
“La figura umana è decadente, ma ha la possibilità di redimersi, di non cadere nel baratro – dettaglia – I grandi artisti del passato sono una fonte di messaggi all’Umanità che non abbiamo ancora compreso e che io riprendo portandoli nella nostra attualità. Pittura per riflettere ma anche pittura come azione, l’una ha bisogno dell’altra”
La mostra, aperta a tutti, sarà visitabile dal lunedì al venerdì, durante gli orari di apertura dell’agenzia (08.30 – 13.30 e 14.30 – 17.30).