Il ritorno dei Backstreet Boys conferma che il tempo ( per qualcuno ) non passa mai
Pubblicato da lastampa il 03/03/2017 di Lorenza Castagneri
Nemmeno la scelta di indossare un futuristico completo bianco latte è riuscita a farli scivolare. I Backstreet boys sono sempre belli, magri, invidiabili. Ancora «Larger than life», come alcuni giornali americani, riprendendo il titolo di una delle loro canzoni più famose, li hanno definiti dopo averli visti cantare, ballare e calarsi dal soffitto dell’Axis theater, al Planet Hollywood Resort & Casino di Las Vegas. Sí, Brian Littrell, Nick Carter, Kevin Richardson, AJ McLean e Howie Dorough sono tornati. Sono meno sbarbati è un po’ più muscolosi rispetto a come li ricorderanno tante ex teenager degli anni Novanta, ma in quanto a energia sono identici a due decenni fa, quando con i walkman si ascoltava «As long as you love me», il loro brano più famoso, uscito proprio nel 1997.
È l’impressione comune che hanno avuto fan e commentatori dopo aver assistito al debutto, il 1° marzo, del nuovo spettacolo della boy band. Trattasi di uno «show residente», di cui nella città dell’azzardo sono già state protagoniste tante star, da Céline Dion a Jennifer Lopez, a Britney Spears. Per i BSB sono previste per il momento 26 date. Si comincia proprio da «Larger than life», che da’ anche il titolo allo spettacolo: i cinque entrano in scena dentro scatole illuminate che scendono dal soffitto si muovono a ritmo in coreografie scatenate mentre cantano rigorosamente dal vivo. «A Las Vegas ci presenteremo come se fossimo sotto una doppia dose di steroidi», aveva promesso Howie Dorough in un’intervista.
Fan in delirio
Lui e compagni l’hanno mantenuta. È un ritmo incalzante: subito dopo comincia «The One», altro successone tratto da «Millennium». La mise chiara è un rimando proprio alla copertina di quel disco. Dal nuovo millennio poi si torna indietro. Arriva un pezzo super vintage, «Get down» per poi passare a «Incomplete», a «Show me the meaning of being lonely» e a «As long as you love me». Per il lento il quintetto cambia d’abito: il bianco lascia posto a una giacca lucente. Quando, invece, si torna a brani più movimentati come «The Call» eccoli in giacca di pelle aderente. Il finale è di nuovo da fuochi d’artificio: prima «Shape of mi heart», poi «I want it that way» e, per concludere, «Everybody» con il suo famoso balletto.
Riecco gli anni Novanta
Sono 90 minuti che fanno andare i fan in delirio. Per le 20 canzoni riproposte dal gruppo. Perché i BSB cercano continuamente il contatto col pubblico, sempre in piedi. E perché il concerto inanella una sorpresa dietro l’altra: ci sono il video iniziale che ripercorre i 24 anni di carriera, un medley delle coreografie dei video – inclusa quella più volte presa in giro con la sedia di «As long as you love me», dietro le quinte mai visti, siparietti durante i cambi d’abito dei concerti, foto inedite dei componenti del gruppo da bambini. «Oggi Las Vegas è diventato un palcoscenico ambitissimo – ha spiegato Brian Littrell – ma fino a un po’ di tempo fa i resident show erano considerati la pensione degli artisti». Per i Backstreet Boys è stata, piuttosto, una grande festa per una carriera da sogno con 140 milioni di dischi venduti. E pare che il gruppo stia già lavorando a un nuovo album.
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